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Chi trova una "Gabbiana"...

Daniela Bertini, in arte Daniela Bertini ma - nell’ambiente del Terzo Settore - anche amichevolmente «la Gabbiana» per via della sua inossidabile militanza ne l’Associazione Culturale “Il Gabbiano” APS di cui è anche presidentessa, è un personaggio davvero straordinario, capace di raccogliere - sotto quella scorza di attrice talentosa e instancabile -, un’umanità sconfinata, una vena pedagogica incessante, un altruismo e una generosità davvero rari al giorno d’oggi.

L’abbiamo vista sui TG nazionali con la Bici delle Storie - divenuta frattanto un libro edito da Pacini e destinato a finanziare il Progetto Il sorriso di Marianeve, ovvero la costruzione di una biblioteca per la terza scuola in Etiopia (a Mayo Koyo), promosso dal GMA - Gruppo Missioni Africa Onlus - durante i lockdown a recare soccorrevolmente conforto ai bambini del territorio di San Giuliano Terme, segregati nelle loro case.

Il primo serio - e aggiungerei severo - contatto artistico con Daniela è stato in occasione dello spettacolo Busketo e il raggio di sole di Antonio Gentilini tratto dal romanzo storico Io Busketo di Sergio Costanzo: era il 2018 quando assistetti alla prima di questa complessa sceneggiatura al DLF di Pisa e fu un’esperienza alquanto traumatica, prima per me in qualità di spettatore, poi per lei (e nondimeno per il buon Antonio) allorché “smontai" [costruttivamente] ciò a cui avevo assistito, riportando un prodotto considerato finito ad un manufatto di cantiere.

Allora l’ente presieduto da Daniela era stato coinvolto nella produzione di uno spettacolo la cui sceneggiatura aveva stratificato un’epica troppo robustamente ancorata al romanzo da cui avrebbe dovuto prendere soltanto spunto - nel ricostruire un orizzonte di senso comune -, anziché riproporne intere porzioni, secondo una logica capace di ingenerare una lentezza teatrale incredibile.

Ciò nondimeno, anziché scatenare una reazione scomposta, il mio intervento - affastellato in un gran numero di cartelle che un tempo avremmo detto “dattiloscritte" - fu evidentemente considerato leale, sincero e disinteressato, facendomi conquistare la fiducia di entrambi gli interlocutori.

Mai e poi mai mi sarei immaginato però che 5 anni dopo l’indefessa Gabbiana sarebbe stata a fianco dell’Alma Pisarum Choir in quell’ormai collaudato format che è Incontri di Voci, un’officina di teatralità corale in continua evoluzione, capace di adattarsi ad ogni occasione con qualche opportuno aggiustamento; e soprattutto, non mi sarei davvero aspettato che - messo in scena prima a Sarzana a fine 2022, in versione anteprima a marzo 2023 poi due volte interamente a Marina di Pisa nel corso dell’estate dello stesso anno - avrebbe avuto la giovanile sfrontatezza, l’ardore incorreggibile di venirne ad interpretare la sua parte anche a Coumboscuro al Roumiage 2023 in quell’accomodamento occitano titolato Rencontres de Votz.

Siamo felici di averla con noi (quando c’è, considerati i suoi innumerevoli impegni, recentemente anche in ambito cine-letterario con il cortometraggio La divina e il poeta, interpretato con l’altro buon amico Matteo Micheli per la regia di Claudio Neri) e di poter dare un senso più compiuto a ciò che facciamo, grazie non semplicemente alla verbalizzazione di un percorso canoro-musicale, ma soprattutto, ad una sua lettura profonda, sempre ben incardinata su testi a volte per niente semplici. Proprio come nel caso di Rencontres de Votz, un’alternanza di passi letterari in italiano, francese e occitano - declamati di fronte ad un pubblico provenzale decisamente occitanofono e non meno francofono - tratti da George R.R. Martin, Paul Valéry, Sylvia Plath, Gérard Pourhomme, Joachim Gasquet, Louisa Paulin, Marcela Delpastre e da me stesso.

Ed è proprio questa candida - seppur gentile - impertinenza da Gianburrasca nella sua versione televisiva incarnata da Rita Pavone, capace di mutarsi repentinamente nella composta dolcezza della maestra d’altri tempi o nella determinazione di Alfonsina - la ciclista irredenta che arrivava sempre ultima pur di correre - che rende ogni sua presenza al nostro fianco un valore aggiunto: non tanto ogni altro umore che è in ogni caso capace di evocare attraverso la recitazione, ma questi che probabilmente la dipingono come persona più che come attrice.

Siamo davvero felici di averti incontrata sul nostro cammino, Gabbiana!

La voce di Daniela

Contaminarsi

Ô ma forêt - Joachim Gasquet

Prière Apache

Preludi - Marcela Delpastre

Il nulla

Daenerys Targaryen - George R.R. Martin

L'impiccato

Pregària catara