Una Stazione X

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Basta farsi un giro per la sezione Cultura della SNCF (Société Nationale des Chemins de fer Français) per comprendere quanto l'uso socio-culturale (in particolare artistico) delle stazioni sia una prassi da consolidare anche in Italia, ma anche una grande opportunità da declinare senz'altro sì, secondo una sensibilità cisalpina ma, in ogni caso da imitare!

Il programma di RFI per le cosiddette «stazioni impresenziate» potrebbe essere senz'altro l'occasione giusta per costruire un percorso in tal senso sul nostro territorio (a partire cioè dalle stazioni di San Giuliano Terme, Ripafratta e Migliarino Pisano).

La restituzione di questi asset alla collettività attraverso il comodato d'uso è un passaggio importante, sia in chiave turistica - come redivive «porte» territoriali, sia in chiave di fruizione sociale locale.

Ma gestire e mantenere queste strutture non è uno scherzo: serve un gruppo di ETS capace, reattivo, pronto al "presidio" permanente e ad un «fare rete» di prim'ordine!

Informazioni

Le stazioni «impresenziate» di San Giuliano Terme, di Ripafratta e di Migliarino Pisano - le prime due nel Comune di San Giuliano Terme, la seconda in quello di Vecchiano - sono senz'altro un valore inestimabile da ogni punto di vista, in particolare da quello artistico-culturale.

Il valore sociale «generativo» (subordinato cioè ad una progettazione propositiva tipica delle associazioni culturali) di una stazione può essere straordinario e, a maggior ragione, se la si inserisce in una vera e propria rete di stazioni.

L'idea dunque è di formare un gruppo molto forte, partecipe, presente e di peso specifico notevole, per richiedere a RFI l'uso congiunto dei tre edifici - cioè con un progetto unitario - e per poter ottenere il giusto sostegno istituzionale nell'ordine di gestire beni di così grande valore.

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