A.S.G.I.

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La gloriosa storia pisana come orizzonte geografico-culturale di un'associazione di promozione sociale.

Definizione

Lo Statuto di Alma Pisarum esordisce così:
«Premesso che [AP] trae la sua origine dal bisogno di e/o dall’interesse per ricercare e diffondere l'eccellenza artistico-letteraria e riaffermare tradizioni, storia, usi e costumi di Pisa, delle sue località gemellate, del territorio limitrofo al Monte Pisano, di quelli inte- ressati dalle attività della Repubblica Pisana (ambito identificato come “Area Storico- Geografica di Interesse” o “ASGI”)»

Capire l'ASGI

Il territorio di riferimento dell'ASGI è estremamente esteso: a partire - ovviamente - dalla Piana di Pisa e dai possedimenti toscani della Res Publica, comprendenti l'intera attuale Provincia di Livorno (ivi incluse le isole, a partire dall'Elba) e una fetta di quella di Pisa - inclusa una parte Oltreforo e in Versilia di quella di Lucca, e con influenze notevoli nelle parti superiore e media della Valle del Serchio - e al netto però, a Sud-Est del comprensorio volterrano.
In territorio compenetrato in condivisione con la Repubblica Senese - con cui comunque Pisa intratenne sempre eccellenti rapporti - le exclavi grossetane dell'Argentario e circondario, di Scarlino e di Castiglione della Pescaia, sono inoltre aree di dominio pisano.
Al netto del fatto che - in ogni caso - tutta la Toscana e l'Alto Lazio costieri possono essere considerati a fortissima compenetrazione commerciale pisana.

Chi ne fa o ne può far parte

  • le città che un tempo furono repubbliche marinare, ovvero Amalfi, Ancona, Gaeta, Genova, Noli, Pisa, Ragusa - cioè l’attuale Dubrovnik - (Croazia) e Venezia;
  • Akko (Israele), Akademgorodok (Federazione Russa), Village of Niles (Stati Uniti d’America), Unna (Germania), Gerico (Palestina), Ocala (Stati Uniti d’America), Kolding (Danimarca), Hangzhou (Repubblica Popolare Cinese), Iglesias (Italia), Rodi (Grecia), Santiago de Compostela (Spagna), Angers (Francia) in qualità di città gemellate, Corumbà (Brasile), El Argoub (Sahara Occidentale), Zahko (Kurdistan Iraqeno), Al-Malikiyah (Siria) in qualità di città aventi patti di amicizia, e Olomouc (Repubblica Ceca) e Saint-Tropez (Francia) in qualità di città amiche di Pisa;
  • Saint-Rémy-de-Provence (Francia) in qualità di città gemellata con Bientina (PI);
  • Yzeure (Francia) in qualità di città gemellata con Calci (PI);
  • Vilanova del Camí (Spagna), Noves e Amilly (Francia) in qualità di città gemellate, e Hopsten (Germania) e Paola (Malta) in qualità di città aventi patti di amicizia con Calcinaia (PI);
  • Um Drega (Sahara Occidentale), Sebnitz (Germania) e Saliès (Francia) in qualità di città gemellate con Cascina (PI);
  • Bad Tölz (Germania) in qualità di città gemellata con San Giuliano Terme (PI);
  • Marsiglia, Narbona, Montpellier, Saint Gilles, Arles e Nizza (Francia del Sud), Barcellona, Valencia e Palma de Maiorca (Spagna), Béjàïa e Bona (Algeria), Rostov sul Don (Russia), Mariana, Murato, Carbini, Aregno, Montemaggiore, Cambia, Lucciana e Bonifacio in Corsica (Francia), Tunisi e Mahdia (Tunisia), Salonicco e Atene (Grecia), Alessandria d’Egitto e Il Cairo (Egitto), Aleppo e Laodicea (Siria), Antiochia e Istambul (Turchia), Giaffa e Gerusalemme (Israele), Tiro (Libano), Tripoli e Zawilah (Libia) e Famagosta (Cipro) come insediamenti pisani medievali;
  • Marciana Marina e Capoliveri nell’Elba e Piombino (LI) e comuni costieri o insulari delle province di Livorno e Grosseto, a forte compenetrazione pisana nel Medioevo;
  • Tutte le antiche curatorìe della Sardegna giudicale: Ogliastra, Seulo, Siurgus, Gerrei, Quirra, Trexenta, Nuraminis, Dolia, Campidano di Cagliari, Sarrabus, Colostrai, Gippi, Cixerri, Decimo, Nora e Sulcis in quello che fu il Giudicato di Cagliari, e Taras o Caras, Unali Susu, Balaniana o Balariana, Canahim o Canahini, Gèmini, Civita o Fundimonte, Orfili, Posada, Bitti o Barbagia di Bitti, Orosei Galtellì, Franca di Jirifai e Unale Josso nell’antico Giudicato di Gallura.
  • Reggio Calabria, Isola di Lipari, Palermo e Messina, in ragione delle storiche vittorie riportate dalla marineria pisana, rispettivamente nel 1005, 1035, nel 1063 e nel 1194;
  • Occitania Cisalpina e Transalpina in ragione della condivisione dello stemma araldico che tradisce con entrambe le aree legami storico-culturali, e - in particolare con la seconda - anche una forte compenetrazione commerciale pisana;
  • Volterra, Cerveteri, Tarquinia, Vulci, Tuscania, Veio, Volsinii, Sovana, Pitigliano, Statonia, Marsiliana d’Albegna, Chiusi, Cortona, Perugia, Roselle, Vetulonia, Populonia, Bologna, Marzabotto e Comacchio in qualità di città etrusche;
  • Roma in ragione di un legame certificato almeno dal 264 a.C., allorché Pisa diviene base navale romana con l’inizio della 1ª Guerra Punica, attraverso il celeberrimo sbarco nel 218 a.C. di Scipione l’Africano presso il Sinus Pisanus per arrivare al 180 a.C., anno in cui la città viene dichiarata Colonia Julia Obsequens, e oltre con una miriade di altre vicende contraddistinte dall’espressa volontà pisana di incarnare lo spirito redivivo della romanità.
  • Padova in ragione della condivisione del significativo passaggio di Galileo Galilei.
  • Olimpia in ragione delle leggendarie origini elleniche - attribuite ai Pelasgi - della città che colà vede scorrere il fiume Alfeo e nei cui paraggi le rovine dell’omonimo insediamento greco.
  • Parigi, in ragione - sicuramente - dell'École Normale Supérieure di cui Napoleone intese fare la Scuola Normale Superiore pisana una costola, per il famoso Raid Parigi-Pisa-Roma in Aeroplano del maggio 1911 o, nondimeno, per le opere come la Maestà di Cimabue o la Stigmate di San Francesco di Giotto oggi al Musée du Louvre, originariamente nella chiesa di San Francesco nella nostra città, come molte altre asportate dal barone Denon e ricollocate in Francia.
  • Algeri, in particolare per il film La Battaglia di Algeri del 1966 diretto dal regista pisano Gillo Pontecorvo.
  • Firenze per una serie interminabile di ragioni, positive e negative, oltre alla condivisione del solito territorio regionale;
  • Pistoia, Massa Marittima (GR), Arezzo, Lucca, Troia e Siponto (FG), Benevento (BN), Termoli (CB), Porto Torres, Sedini, Borutta e Olbia (SS), Ottana (NU) e Santa Giusta (OR) in ragione [anche] della diffusione dello stile architettonico detto “romanico pisano“;
  • Santa Fiora (GR), Urbino, Altopascio (LU), Siena, Pavia, Asti, Como, Cremona, Parma, Modena, Jesi (AN) come città ghibelline;
  • altre possibili in fieri.

Naturalmente e in virtù del principio «Nemo Divide Quod Musica Divide», per un ensemble corale potrà senz'altro risultare più semplice costruire relazioni solide e durature dove finora non è stato possibile stabilirne alcuna!