Social Choir

Il Social Choir: un’esperienza alla portata di tutti, capace di far incontrare “mondi”, dialogare età, vincere solitudini, comporre marginalità, ridurre ansie, mitigare dolori, emergere positività, ridurre differenze e - in definitiva - germogliare autostima amicizia, inclusione, solidarietà, senso di appartenenza, del bene comune e della collettività.

Caratteristiche

Il Social Choir 2022 è il consolidamento, l’istituzionalizzazione e possibilmente l’ampliamento di una prassi informale, quella cioè dell’Alma Pisarum Choir di “Alma Pisarum APS” di aprire le proprie attività ad aree significative del disagio, sulla base dei propri valori d’insieme fondanti, ovvero la passione per il canto, l’intonazione e lo spirito di gruppo.

L’idea - per l’anno corrente - consta di due macro-azioni: la prima la costituzione di un equipaggiamento in parte collettivo e in parte individuale individuale (quest’ultimo chiamato Kit del Corista e composto da alcuni oggetti da affidare in custodia ed uso al singolo cantore) per la performance corale tecnologica (in particolare per la registrazione “sul posto”) per il focus annuale, ovvero la registrazione di circa una quindicina di pezzi, operazione fattibile presso la Sala Prove della Stazione Leopolda di Pisa; la seconda invece l’organizzazione - compatibilmente con gli sviluppi della situazione pandemica - di un viaggio di un paio di giorni per incontrare almeno un coro delle vallate occitane del cuneese ed eseguire/registrare insieme La libertat (J. Clozel, Manu Téron), canto popolare memore delle vicende della Comune di Marsiglia.

Obiettivi

  • il consolidamento di un gruppo vivace e partecipato attraverso l'immissione di nuovi cantori e/o altre figure "tecniche", necessarie dal momento in cui sia possibile ricominciare a muoversi collettivamente, a incontrarsi con realtà simili e a fare spettacoli insieme;
  • il rafforzamento del legame individuale - oggettivato con la consegna di un kit personale - attraverso la responsabilizzazione del cantore rispetto ad un equipaggiamento dell'ente ma in uso alla persona;
  • la facilitazione delle operazioni di registrazione del repertorio del coro in assoluta sicurezza e a distanza mediante un equipaggiamento individuale capace di di concorrere alla restituzione di risultati più professionali;
  • l'avvicinamento di aree del disagio ad un'esperienza quasi gratuita che diventa formativa in termini artistico-musicali a partire da obiettivi molto puntuali (appunto le registrazioni in era Covid in luogo dei concerti a cose normali), senza per questo essere "accademica" nel vero senso della parola.

Strumenti Sociali

Pensando alle ragazze migranti in accoglienza sanitaria dello SPRAR - recentemente trasferite da Pisa a San Giuliano Terme -, ma anche di altre individualità provenienti da varie aree del disagio (solitudini, detenzioni, abbandoni scolastici, handicap, povertà, problematiche familiari, etc.), il progetto per l’annata corrente prova a far richiesta di un budget per:

  • gli spostamenti individuali da e verso la Stazione Leopolda di Pisa (o occasionalmente, verso la seconda e ben meno usata sede operativa di Nodica in Vecchiano)
  • le stampe delle parti e/o dei materiali necessari per un’efficace permanenza nel coro
  • il noleggio dell’autobus per il viaggio in terra occitana
  • il vitto e l’alloggio per una quindicina di persone in difficoltà per quella stessa occasione.