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Storia & Storie

FdR 2020

Farcela o non farcela è una questione di autostima e dopo il blocco delle attività in ragione del lockdown, non era affatto facile ritrovarne una di gruppo e... riprovarci; ma lo abbiamo fatto con risultati apprezzabili.

L'unica consolazione - nel decidere la partecipazione dell'Alma Pisarum Choir alla Festa della Rocca 2020 - la consapevolezza che si sarebbe trattato di un evento "light", un'edizione per "non saltare l'annata", una boccata di ossigeno dopo la lunga apnea del lockdown.

Una festa che - a dispetto delle aspettative - si è invece rivelata molto interessante sotto tutti i punti di vista, primo fra tutti quello del duplice annuncio - proprio nel corso della kermesse - della cantierizzazione da parte di Salviamo La Rocca APS di una cooperativa di comunità denominata «Cooperativa Ripafratta» per la riapertura iniziale della vecchia bottega di alimentari - destinata in itinere alla realizzazione di altri progetti comunitari - e della rinuncia di Francesco Noferi - animatore e lungimirante guida dell'associazione - a ricandidarsi alla presidenza, proprio per poter seguire da vicino gli sviluppi della "nuova creatura".

L'Alma Pisarum Choir si è presentato all'appuntamento con un organico discretamente ridotto (e in parte rinnovato), con l'ausilio - comunque abbastanza circoscritto - di una microfonatura collettiva (con 4 microfoni panoramici) ed un'amplificazione comunque poco ingombrante (in tutti i sensi), nonché con rinnovati entusiasmo e fiducia.

Inoltre, rispetto alle due partecipazioni precedenti, la dislocazione scelta è stata del tutto "innovativa", seppur a pochi metri dalle pregresse: gli scalini esterni della chiesa parrocchiale della frazione ausercolina; strategia rivelatasi fin da subito di ottima concezione, unitamente a tutte le altre novità introdotte per l'occasione.

Il repertorio presentato invece, non avrebbe potuto essere particolarmente originale o farcito di qualche spumeggiante novità rispetto alle scorse annate, proprio perché le attività del coro si sono interrotte - a inizio marzo, sul più bello - proprio mentre erano in elaborazione nuove pièce, essendo riprese - ahimè - soltanto a luglio inoltrato, con tutte le difficoltà dovute alla prevenzione del Covid-19.

Scelte quindi quasi forzate e molto limitate: AdiemusAmenoConquest of ParadiseGeordie, cui il direttore Alessio Niccolai ha improvvisato una richiesta di Inno di Mameli (mai riprovato in effetti) come bis finale, coadiuvato da un pubblico imprevedibilmente numeroso, partecipe e "caliente".

E come tutti i buoni «nuovi inizi», questo settembrino dell'Alma Pisarum Choir ha portato con sé tante ottime novità: un interesse e una partecipazione nuovi, nuovi cantori, nuova consapevolezza, nuova voglia di esserci... un anno iniziato con molti interrogativi e una moltitudine di incertezze, va chiudendosi quindi - non con la soluzione in tasca a tutti i problemi, ma - con prospettive interessanti e possibilità inesplorate. Auguri a noi!