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Una "cervogia" popolare

Quando si parla di «Staffetta» in quel ridente comune - montano e piedemontano - della Piana di Pisa noto come Calci, ci si riferisce senza sé e senza ma a alla staffetta fra un birrificio d'eccellenza locale ed un ente del terzo settore - probabilmente - unico nel suo genere. E se non unico, senz'altro esperimento pionieristico!

Potremmo ben dire che - quando la birra ha un'anima popolare e si manifesta in tutta la sua portata sociale - il fatto di essere pure buona può quasi diventare un fatto accessorio; ma è bene subito fugare ogni dubbio su questo: stiamo parlando di uno dei prodotti che forse più e meglio spiegano il nostro territorio. Ed è a dir poco paradossale che a raccontarcelo sia un pisano di adozione, seppure sia capitato abbastanza spesso nella storia della nostra città che la grande capacità di «accogliere» sia stata ripagata dallo stanziamento di menti illuminate (due su tutti: l'architetto Buschetto e lo scultore Nicola Pisano).

E proprio dell'autore del Pergamo del Battistero di PisaMatteo - uno dei tre fondatori del progetto oggi più impegnato sul versante associativo che su quello del birrificio - condivide le origini pugliesi (nel tredicisimo secolo si sarebbe parlato di apuli) che non solo non rinnega ma che si porta appresso come valore aggiunto nella sua mission.

Mission facilmente riassumibile nello «[...] sperimentare, promuovere e possibilmente condividere, all’interno del tessuto sociale locale, nuovi stili di vita, di lavoro, di economia e di relazioni sociali sostenibili e in grado di rappresentare una reale e valida alternativa alla crisi sempre più dilagante della modernità, dei suoi valori e delle sue declinazioni».

La staffetta

Interessante osservare come i valori fondanti di un percorso che ha mosso i primi passi - nel 2013 - nell'ambito associativo sul territorio di Vecchiano e che poi si è "biforcato" nel 2019 con l'approdo sul territorio calcesano che ha presieduto alla nascita anche del birifficio, siano de facto lo specchio del lavoro quotidiano dell'associazione e che - alla fine della fiera - si ritrovino nei sapori delle birre prodotte dalla manifattura: 1) autorealizzazione, 2) rispetto dell'ecosistema, 3) partecipazione attiva, 4) competenza e 5) networking.

Il fatto di coltivarsi in proprio il luppolo destinato alla produzione vale la definizione di Filiera brassicola (La Staffetta si coltiva, sin dalle origini il pregiato agroalimento per l'autoproduzione. con l'implemento dell’attività a cura dell’Azienda Agricola Biologica Alpe di Puntato sita sulle Apuane, mettendo in atto buone pratiche per il riutilizzo dei vuoti e del packaging con organizzazione di eventi di promozione, sensibilizzazione e networking con altre filiere locali), che decisamente non è una delle tante formule vuote a cui la post-modernità ci ha abituati: lo dimostra ampiamente la straordinaria fiducia accordata a questa realtà duplice dai Gruppi di Acquisto Solidali, locali e non.

Alma Pisarum APS è lieta di poter contare su una presenza così determinata, così paradigmatica da ogni punto di vista, augurandosi di sviluppare massimamente la propria collaborazione sia con l'anima associativa - che le è più propria e contigua - che con quella produttiva!