Hymnus in Pisas

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Questa pièce è probabilmente il motivo stesso per cui è stato formato l'Alma Pisarum Choir o, perlomeno, una delle principali concause: si tratta di una pièce - avente codice ISWC T-9199483517 -  per coro polifonico, coro di voci bianche a due parti, orchestra sinfonica e tenore/soprano solisti - denominata anche “Inno a Pisa”, “Inno di Pisa” o “Inno alle Pise” - che il direttore e compositore Alessio Niccolai - codice IPI 00198290723 - ha scritto finito di dare alla luce il 1 dicembre del 2015.


Si tratta di un'opera innovativa per la memoria musicale pisana, per la prima volta da tempi remoti consegnata all'habitat più colto della musica e all'organico più grande e performante che le sia consegnato dispiegare.

Intorno a questa composizione della durata di una manciata di secondi in meno di 10', Alessio Niccolai sviluppa inizialmente un ambizioso format cui dare forma e sostanza nella splendida Piazza dei Cavalieri di Pisa; ma appare subito chiaro essere il percorso decisamente in salita.

Ed è in nome ed in ragione di questa pièce epica che, anziché ingaggiare un'inconcludente battaglia contro i mulini a vento, Alessio Niccolai decide - non propriamente novizio in questo genere di esperienza - di costituire un coro polifonico, avvalendosi - per cominciare - delle abbondanti risorse vocali domestiche e di uno sparuto gruppo di cantori provenienti da una precedente esperienza di coro scolastico.

Sottotitolo Inno a Pisa Editore/Produttore Nessuno
ISWC T-9199483517 Rielaborazione per Coro SATB Originale
Genere Lirico, Corale, Sinfonico Stile della Rielaborazione Nessuno
Autore della Parte Letteraria Alessio Niccolai Strumentazione Orchestra Sinfonica
Compositore Alessio Niccolai Voci Coro SATB, Coro di Voci Bianche a 2 parti, Tenore e Soprano Solisti
Anno di Prima Pubblicazione 2017 Eseguibilità a Cappella Difficile
Primo Interprete Alessandro Carmignani, Jennifer Schittino Esecuzione da parte dell’APC Cantierizzata
Livello Generale
Livello Bassi
Livello Contralti
Livello Tenori
Livello Soprani
Coesione
Dinamiche
Visione d'Insieme
Criticità Risolte
Questo frammento è un frammento della prima registrazione dell'Hymnus in Pisas, concepita con l'ausilio di una DAW in Home Recording, utilizzando - in luogo dell'orchestra sinfonica vera - realistiche, ma in ogni caso campionate, samples libraries.
Le voci sono state registrate dallo stesso Alessio Niccolai (parti di Basso e di Tenore di Coro e Tenore Solista), dalla moglie e soprano lirico Paola Notte (parti di Contralto e di Soprano di Coro e Soprano Solista), dalla figlia Gaia Niccolai (parte di Soprano di Coro di Voci Bianche) e dal figlio Gioele Niccolai (parte di Contralto di Coro di Voci Bianche).
La registrazione è puramente dimostrativa e non ha carattere divulgativo; il frammento riprodotto dura meno di 60'. Chiunque fosse interessato all'ascolto dell'intera prima registrazione è pregato di mettersi in contatto con Alma Pisarum.

Hymnus in Pisas [Frammento]

Hymnus in Pisas

Attenzione
Appena saranno disponibili materiali da parte dell'Alma Pisarum Choir di questa pièce, saremo lieti di pubblicarli!

Strofa I

Destati o cittade alfea
rinasci da un lungo torpor!
Fra il focoso Auser e il placido Arnus all'ombra del Monte Pisan.

Strofa II

Gli armi della tua flotta
dimorano in un'altra cala
fra i cilestri frutti d'illustre memoria nei mari dell’eternità.

Strofa III

Sovrana per terra e per mare
di Roma 'si eccelso ritratto
che Genoa e Florentia braccaron' tuo spirto
senza però prenderlo mai.

Strofa IV

Vessillo della tua gloria
stendardo di tua libertà
...le grandi catene del Sinus Pisanus che un popolo indomito forgiò.

Ritornello

Noi alfieri d’un tempo che fu
e di un’antica beltade
qui al cospetto tuo siamo a testimoniar l’alba d’un tuo nuovo dì.
Impugna il tuo scettro sovran’,
o cittade di Busketo:
la Piazza del Grano, il grande Kum Souk
qui rivivono oggidì.
Nel cielo tuo gli astri mirò
Galileo Galilei,
nell'abbraccio tuo Fibonacci contò
la sua aurea successione.

Al centro del vasto universo Bonanno innalzò
la candida Torre che fece di te simbol' di una civiltà.

Intermezzo

Dalla notte dei tempi tu dimori nella storia com’emblema di civiltà simbol’ di una civiltà... ...simbol di una civiltà!

Ritornello

Noi alfieri d’un tempo che fu
e di un’antica beltade
qui al cospetto tuo siamo a testimoniar l’alba d’un tuo nuovo dì.
Impugna il tuo scettro sovran’,
o cittade di Busketo:
la Piazza del Grano, il grande Kum Souk
qui rivivono oggidì.
Nel cielo tuo gli astri mirò
Galileo Galilei,
nell'abbraccio tuo Fibonacci contò
la sua aurea successione.
Al centro del vasto universo
Bonanno innalzò
la candida Torre che fece di te
simbol' di una civiltà.

Variazione

Bonanno innalzò la candida Torre che fece di te simbol d'una civiltà! [Varie Volte]

Conclusione

O somma, o libera, o eterna, o indomita, o intramontabile o inafferrabile Pisa!

La battuta N° 81 dell’opera di Alessio Niccolai è contrassegnata dall’indicazione “Finale di battuta tributato a Giacomo Puccini”: benché contraddistinto da un’orchestrazione differente, contestualizzato in modo diverso a livello ritmico e individuato secondo un criterio tonale omofono (nell’opera in oggetto la tonalità è quella di MIb Maggiore, ma la sequenza delle note in questione è MI#|FA#|MI#|DO#, mentre in Puccini la tonalità è quella di SOLb Maggiore e la sequenza è invece FA|SOLb|FA|REb) questo passaggio dell'Hymnus in Pisas può essere considerato una vera e propria citazione.
Si tratta di un omaggio al grande maestro torrelaghese e compare per la prima volta nell'opera «Turandot» nel Quadro Primo, Battuta N° 391 - ovvero la N° 7 del Movimento23Sostenendo con Gravità” - a partire dal terzo quarto di quattro, come schematizzato nell'allegato.
Con questa annotazione è stata depositato presso la SIAE l'Hymnus in Pisas.