Personalità

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Creativi, bizzarri, visionari, accoglienti, collegiali e conviviali

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Collegialità

La musica e l'arte in generale, non si prestano purtroppo ad un efficace meccanismo partecipativo-gestionale: la costruzione del percorso canoro e/o strumentale, passano in genere per una dislocazione piramidale e per un accentramento notevole del meccanismo decisionale.

Ma questo, per quanto concerne la conduzione dell'Alma Pisarum Choir che, come ogni altro ensemble musicale (o, più in generale, come ogni altra mise-en-scène) necessita di un'interazione feconda e biunivoca fra un leader e un gruppo che lo segue.

Non è stato così - manco a dirlo - per "Alma Pisarum APS" condotta fin da subito secondo uno schema collegiale e partecipativo molto sentito e animato, con lunghe discussioni e confronti serrati.

Convivialità

L'idea del convivium musicale non è certo una straordinaria innovazione, per carità: è solo il minimo "sindacale" che si possa pretendere da un insieme di persone, da una collettività motivata a stare unita innanzitutto da obiettivi artistico-musicali.

Ma in verità non è neanche una cosa scontata: alcune significative esperienze tra i fondatori di Alma Pisarum, hanno avuto luogo nell'ambito di Slow Food da una parte e, dall'altra, in quello dei Gruppi di Acquisto Solidali che concorrono alla formazione della personalità complessiva dell'organizzazione secondo un cocktail curioso e fortemente permeato dell'intellegenza emotiva di un gruppo - per contro - assolutamente eterogeneo per formazione e cultura.

Se dal primo è stata ricavata una modesta parcella di capacità organizzativa - oltre che una certa inclinazione artistica al "buono, pulito e giusto", dal secondo sicuramente quell'apprezzabile senso di familiarità informale, di voglia di stare insieme, di esserci per il solo gusto di farlo, di condivideere intelligenza emotiva e di stabilire relazioni sociali solide.

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Armonizzazione Intergenerazionale

Grande attenzione in Alma Pisarum è dedicata all'armonizzazione dei rapporti inter-generazionali, andando a costituire - probabilmente - il nucleo centrale stesso della "promozione sociale" di cui alle premesse associative.

Del resto, un progetto che prende spunto dall'habitat corale, non potrebbe essere altrimenti: la coralità muove da un modello di convivenza - del tutto casuale e incidentale - tra elementi di età completamente diverse.

Naturalmente, il primo stimolo - quello che costituisc il "hic-et-nunc" del coro, è quello di riuscire a costruire collettivamente un pensiero musicale compiuto, di determinare - nella sovrapposizione vocale - le armonie musicali alla base della straordinaria bellezza della polifonia.

Ma non è tutto: l'armonia interpersonale e l'instaurazione di rapporti sociali fondati sullo scambio di intelligenza emotiva, non può essere una condizione applicabile solo e soltanto ai meccanismi musicali di Alma Pisarum, pena l'implosione anche del coro stesso.

Riscatto Sociale

Non c'è mezzo più efficace dell'arte per puntare al riscatto sociale di un collettivo e degli individui che lo compongono. Essere accettati individualmente in un gruppo, è un passaggio troppo spesso ridotto a una mera formalità, laddove - per contro - si tratta di un'operazione estremamente difficile.

Non basta in verità il buon senso, la dispensa di intelligenza emotiva, l'attitudine a fare gruppo e il sentirsi accolti: è necessario per contro che ci sia uno scambio biunivoco intenso e disinteressato, una comprensione reciproca, una compenetrazione forte, l'instaurazione cioè di una complicità inter-personale affatto scontata.

Ma anche di una voglia di restituirsi al mondo in una veste differente da quella cui era stato abituato, della capacità di dare sfogo a quella parte di sé che costituisce il motore stesso dell'arte, ciò che rende cioè l'artista tout-court visionario per sua stessa natura. In altre parole, è necessario coltivare sogni nel cassetto - come quello di cantare - per affermare sé stessi come "altro" e non come ciò che si è sempre stati.

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Inclusione Mirata

Non ce lo stiamo neanche a dire: Alma Pisarum nasce con obiettivi "alti", cosciente del fatto che per conseguirli serve un lavoro a medio e lungo raggio nel tempo, senza cioè frutti al sole immediati.

Per conseguirli, si rende necessario però - e fin da subito - riprodurre un modello di inclusione "mirata", destinata cioè non al parcheggio della persona, ma al suo essere tendenzialmente adatto a ciò che nel contesto associativo andrà a fare: nell'Alma Pisarum Choir ad esempio, l'asticella dei requisiti di ammissione è piuttosto bassa: amore per il canto e per la musica, buona intonazione e voglia di compiere un percorso collettivo.

È chiaro però che - venendo meno una di queste tre elementari richieste, ci troviamo di fronte ad un modello insostenibile di possibile inclusività: è essenziale che - per cantare nell'AP Choir, ci sia quindi una buona predisposizione che - come detto - non è necessariamente la conoscenza musicale, la pratica di uno strumento e/o del Belcanto o chissà che altro.

Ma almeno questa condizione di minima deve essere rispettata: che uno ami cantare sotto la doccia, nei karaoke, nel coro della parrocchia o in qualsiasi altro contesto, è il canto il focus di ogni ragionamento.

Laica Schola Cantorum

Il nome di "Laica Schola Cantorum" prende ovviamente spunto dal tradizionale contesto liturgico di formazione o, per meglio dire, di conservazione e memorizzazione del repertorio vocale associato alla cerimonia religiosa cristiana.

L'idea di "portarla fuori" dall'ambito liturgico per restituirsi ad un repertorio innovativo - quando non proprio completamente inedito - per presiedere ad un'idea di popolarizzazione artistico-musicale di tipiche aggregazioni dotte, è sicuramente rivoluzionaria per capacità ricettiva (nell'ambiente liturgico i cantori sono un gruppo selezionato all'interno di una certa parte - essa stessa selezionata - di società civile) che si espande indefinitamente, andando a costituire un nucleo artistico in grado di muoversi a 360° come proposta musicale e senza soluzione di continuità fra l'una e l'altra, benché assolutamente differenti tra loro.

Ma c'è molto di più: il nucleo costitutivo dell'"hic-et-nunc" della Laica Schola Cantorum è rappresentato dall'apprendimento di tipo non accademico cui si va a preferire la formazione mirata, la costruzione di un "prodotto artistico" destinato all'esposizione in un ambito piuttosto che in un altro, finalizzato cioè al palcoscenico e non alla costituzione di un iter scolastico vero e proprio.

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Promozione Territoriale

Altro nucleo costituivo dell'"hic-et-nunc" di Alma Pisarum, è senz'altro la promozione del territorio, dei suoi asset culturali, storico-monumentali, letterari, artistici, paesaggistico-ambientali, artigianali, gastronomici, etc. attraverso l'esposizione corale e la costruzione di un percorso inedito intorno alla millenaria storia dei luoghi relativi - per Statuto - all'A.S.G.I. (“Area Storico-Geografica di Interesse” ovvero Pisa, delle sue località gemellate, del territorio limitrofo al Monte Pisano, di quelli interessati dalle attività della Repubblica Pisana, così come definito nello Statuto.